Carlo Scarpa: il cemento nobile di Tomba Brion

CARLO SCARPA E TOMBA BRION: UNA BELLEZZA NASCOSTA

La Tomba monumentale Brion, a San Vito di Altivole, è stata commissionata all'architetto Carlo Scarpa da Onorina Brion Tomasin in memoria del marito Giuseppe Brion, industriale noto per il marchio Brionvega, simbolo del design Made in Italy degli apparecchi radiofonici e televisivi degli anni '60 e '70.

I lavori sono iniziati nel 1969 e Scarpa li ha seguiti personalmente fino al 1978, anno della sua morte per una caduta accidentale in Giappone. La tomba è stata quindi terminata dopo la morte dell'architetto.

Le letture saranno tante e diverse, i significati dell'opera difficili e forse infiniti: ordine e complessità, rigore e confusione si intrecciano e inspiegabilmente convivono, come in un grande teatro della vita di cui in un momento si pensa di aver capito la trama, e il momento dopo ci si ritrova più confusi di prima.
L’osservatore più attento coglierà i numerosi riferimenti, Wright, i giardini giapponesi, Mondrian, il significato dei simboli; ma non è indispensabile coglierli tutti e di questo era convinto anche Scarpa, che diceva:

Se l’architettura è buona, chi la ascolta e la guarda ne sente i benefici senza accorgersene. L’ambiente educa in maniera critica.
— Carlo Scarpa

Lo stesso Scarpa ha espresso la volontà di essere sepolto in questo luogo, in posizione nascosta e dimessa. Chiediamoci il perché. 

E se volete approfondire di più su questa meravigliosa opera ascoltate l'intervista originale di Carlo Scarpa che parla di Tomba Brion, rilasciata nel 1971 alla RAI. 

Questo è l’unico lavoro che vado a vedere volentieri, perché mi sembra di aver conquistato il senso della campagna, come volevano i Brion.
Tutti ci vanno con molto affetto, i bambini giocano, i cani corrono, bisognerebbe fare tutti i cimiteri così.
— Carlo Scarpa